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Regesto

Questo riassunto esiste solo in francese.

SUISSE: Art. 8 CEDH. Révocation de l'autorisation d'établissement d'une mère de famille résidant en Suisse depuis plus de quinze ans et condamnée pour trafic de stupéfiants.

Les autorités n'ont pas dépassé la marge d'appréciation dont elles jouissaient, eu égard en particulier à la gravité de la condamnation pour infraction en matière de stupéfiants, ainsi qu'au fait que la requérante, son mari et ses trois enfants, pourraient s'intégrer sans difficultés majeures dans l'un des pays de destination évoqués par le Tribunal fédéral. Par ailleurs, la requérante s'est vu interdire l'entrée sur le territoire suisse pour une durée de sept ans. La loi fédérale sur les étrangers lui permet de demander une suspension provisoire de la décision d'interdiction d'entrée afin qu'elle puisse rendre visite à ses proches en Suisse.
Selon la Cour, il est souhaitable que les autorités réévaluent la situation de la requérante à la lumière des développements apparus depuis l'arrêt du Tribunal fédéral avant de décider de mettre les mesures à exécution (ch. 35-61).
Conclusion: non-violation de l'art. 8 CEDH.

Sintesi dell'UFG


(3° rapporto trimestriale 2020)

Diritto al rispetto della vita privata e familiare (art. 8 CEDU); revoca del permesso di domicilio in Svizzera di una Croata condannata per traffico di stupefacenti.

La causa riguarda la revoca del permesso di domicilio di una cittadina croata residente in Svizzera (dall'età di 14 anni) a causa di una condanna per infrazione della legge sugli stupefacenti e il suo possibile allontanamento dalla Svizzera. La Corte ha ritenuto che la Svizzera non ha oltrepassato il margine di apprezzamento di cui disponeva, tenuto conto in particolare della gravità della condanna per infrazione in materia di stupefacenti e del fatto che la ricorrente e i membri della sua famiglia potrebbero integrarsi senza grandi difficoltà in uno dei Paesi di destinazione menzionati dal Tribunale federale: la Bosnia e Erzegovina, la Croazia o la Serbia. La Corte ha pure rilevato che alla ricorrente è stata vietata l'entrata sul territorio svizzero per una durata di sette anni e che la legge federale sugli stranieri le permette di chiedere una sospensione provvisoria del divieto d'entrata per far visita ai familiari in Svizzera. Secondo la Corte è tuttavia auspicabile che le autorità nazionali rivalutino la situazione della ricorrente alla luce degli sviluppi intervenuti dalla sentenza del Tribunale federale prima di passare all'esecuzione dei provvedimenti, segnatamente in considerazione del suo comportamento dopo il rilascio e della sua possibilità di presentare una nuova domanda di permesso di dimora. Non violazione dell'articolo 8 CEDU (cinque voti contro due).

Inhalt

Ganzes EMRK Urteil
Regeste (italienisch)

Referenzen

Artikel: Art. 8 CEDH