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Regesto

Art. 6, art. 7, art. 8 cpv. 1, art. 21 cpv. 4 LPGA; art. 8 cpv. 1 e cpv. 3, art. 12 cpv. 1, art. 22 cpv. 1, art. 28 cpv. 1 lett. b e lett. c, art. 28 cpv. 2 LAI; provvedimenti sanitari, incapacità al lavoro, incapacità al guadagno, rendita d'invalidità, obbligo di ridurre il danno.
Conformemente all'art. 28 cpv. 1 lett. c LAI, il diritto alla rendita d'invalidità sorge solo se, al termine del periodo di attesa di un anno, si verifica un'incapacità al guadagno, rispettivamente un'invalidità, che dà diritto a una rendita. A tal proposito la legge non contiene alcuna lacuna in senso proprio che debba essere colmata dal Tribunale federale (consid. 5 e 6).
L'opponente non era invalido poiché la sua capacità al lavoro poteva essere migliorata con provvedimenti sanitari. Non si vedono motivi per cui egli non sarebbe stato in grado, di sua iniziativa, di rinunciare al consumo di alcol e di droghe e di assumere i farmaci necessari per il trattamento del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). I passi necessari per l'integrazione autonoma, quale espressione dell'obbligo generale di ridurre il danno, non solo hanno la precedenza sulla rendita ma anche sul diritto ai provvedimenti d'integrazione previsti dalla legge (consid. 7).

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Articolo: Art. 6, art. 7, art. 8 cpv. 1, art. 21 cpv. 4 LPGA, art. 28 cpv. 2 LAI